L’archetipo del Senex, pur essendo il polo opposto al Sé Puer Aeternus (il bambino interiore), non è altrettanto conosciuto, non suscita altrettanta simpatia o desiderio di conoscenza e di contatto e questa è la prima ragione che mi ha spinto a scrivere qualcosa su questo argomento.
Inoltre, questa energia che emerge spesso nelle sessioni di Voice Dialogue, di counseling e nel lavoro con i sogni, viene identificata solo come aspetto ragionevole e maturo, a differenza di altri Sé interiori ben riconoscibili e a cui diamo un nome.
Ma il Senex ha connotazioni archetipiche ben precise ed è bene scoprirne qualità e limiti.
L’articolo ha lo scopo di far conoscere questo Sé la cui influenza può risultare determinante per la crescita e la maturità, la realizzazione e il consolidamento dei propri progetti ma che, altrettanto facilmente, può gravare sul sognatore con tutta la sua staticità, malinconia e cattivo umore:
Archetipo del Senex Il mito del vecchio saggio nei sogni e nell’inconscio collettivo
Che cos’è l’archetipo del Senex? Qual è il suo significato, come agisce e influenza la dinamica interiore dell’essere umano? E, soprattutto, come si contrappone o si lega al suo opposto Puer Aeternus? L’articolo risponde a queste domande analizzando l’archetipo Puer-Senex ed il modo con cui si manifesta nella realtà e nei sogni.
L’archetipo del Senex (1) è un’energia psichica che dall’inconscio collettivo riflette tutti i valori legati alla maturità, alla saggezza, alla tradizione, al sapere, all’esperienza, ma che porta anche il blocco delle iniziative, la paura delle novità e dei cambiamenti, l’autorità, l’ordine, il potere.
All’archetipo del Senex si fa risalire l’immagine del Vecchio Saggio nei sogni, simbolo dell’esperienza accumulata, del sapere e della saggezza che possono essere condivise.
Simbolo di risorse e ricchezza interna, ma pure di lentezza, energia impersonale e, a volte, durezza e intolleranza.
Ma l’archetipo del Senex è un fondamento nella costruzione della personalità. Presente fin dagli albori della consapevolezza, permette il consolidarsi (attraverso le abitudini e la ripetizione) del senso di identità.
Salvo poi inflazionarsi e inflazionare l’Io, con comportamenti ripetitivi ed eccessive rigidità, ma anche questa inflazione è parte dell’archetipo, è il Senex “negativo” o meglio, la parte priva dell’eros, della tensione e del dinamismo. Priva del Puer.
E’ il Senex senza il Bambino eterno.
Archetipo del Senex. La polarità Puer-Senex
L’archetipo del Senex è opposto all’archetipo del Puer aeternus (il bambino eterno) di cui costituisce l’antitesi nella linea del tempo su cui si svolge l’esperienza umana.
La polarità Puer- Senex, come accade per l’archetipo di morte-rinascita, diviene essa stessa archetipo e si può tradurre in:
• infanzia contrapposta a vecchiaia,
• crescita contrapposta a regressione,
• nascita contrapposta a morte,
• temporalità contro eternità
L’ archetipo Puer-Senex è presente ovunque nella realtà dell’individuo (si pensi alle divisioni nette di ruoli, di spazi, di esperienze, di proposte), ma anche nella sua vita psichica dove Puer e Senex sono irrimediabilmente intrecciati e parte di un processo che comprende tutta la gamma dei comportamenti umani.
Puer e Senex equivalgono a infanzia e vecchiaia?
E’ importante ricordare che la polarità Puer-Senex non è legata all’età biologica dell’individuo, ma si manifesta in ogni fase della vita influenzandola.
Ogni cosa “in nuce” che deve crescere e che è rivolta al futuro è sostenuta dal Puer, ogni cosa matura, realizzata e consolidata rivendica il potere del Senex.
Così Puer e Senex sono sempre presenti fin dall’inizio come due facce di una medaglia, come riflesso di una unicità e un’interezza che è la tensione inconscia di ogni percorso di individuale.
Ambedue sono positivi, ambedue sono negativi, ambedue toccano poli di luce e di ombra e solo nella capacità di comprendere e restare in quest’ambivalenza, l’uomo vive la tensione degli opposti, avverte la fatica, ma anche la globalità delle due energie che non sono più separate.
“Il Puer ispira lo sbocciare delle cose, il Senex presiede al raccolto. Ma fioritura e raccolto si susseguono ad intermittenza lungo tutta la vita.
E alla morte chi presenzia, il vecchio con la falce o il giovane angelo? Non lo sappiamo.” (2)
Archetipo del Senex Simbolismo e mito
Nell’archetipo del Senex separato dal Puer vive il mito di Saturno signore del tempo, dell’agricoltura e dell’abbondanza, padre e costruttore, eroe civilizzatore che trasmette il suo sapere, che dispensa giustizia, ma che diffonde anche una cupa malinconia, solitario, rigido, contratto e, nell’identificazione con Cronos, malefico, cristallizzato sul presente, spaventato dalla perdita del potere: vecchio re orco che divora i suoi figli.
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