L’attivista ed il perfezionista interiore sono due Sé incoraggiati ed apprezzati nella nostra cultura occidentale orientata al successo personale ed al consumo di beni materiali. Sono aspetti psichici che si presentano con frequenza e che acquisiscono grande potere e spazio nella vita dell’individuo.
Presentando il metodo Voice dialogue in pubblico ed elencando alcuni dei Sè più diffusi fra i quali, appunto, l’attivista ed il perfezionista interiore, è facile vedere gli sguardi accendersi, le persone sorridere fra sé e sé, è facile allora che qualcuno che voglia maggiori informazioni, oppure che riveli la sua sorpresa, la sua meraviglia per aver riconosciuto il tipico agire del “proprio” attivista o perfezionista.
Ma cosa sono e come si manifestano questi Sé ?
Come possiamo riconoscerli in noi e nelle persone intorno a noi?
L’attivista interiore è un Sé, (Sub-personalità o aspetto psichico) che si manifesta con le caratteristiche dell’”attivismo”. Per attivismo si intende il volere, ma soprattutto il “dover” fare una serie di cose, alcune indispensabili e opportune, altre non così essenziali ed urgenti, ma che hanno per il nostro Se’ attivista il medesimo valore.
Forse il punto essenziale che ci permette di accorgerci del potere che l’ Attivista ha acquisito nella nostra personalità operativa, è proprio questo. Questo il test con il quale possiamo individuarlo: per l‘Attivista non ci sono alternative, non si può eliminare nulla, tutto è da fare, tutto è importante, e la lunga lista di incombenze diventa una sorta di corsa ad ostacoli che non ha mai fine.
Perchè non appena raggiungiamo l’ultimo compito, ecco che ne arrivano altri, ecco che l’Attivista con la sua lucida energia ci spingerà avanti ed avanti ancora.
Questo Sè, che in genere è un buon alleato del Critico interiore, (uno spinge a fare, l’altro critica ciò che viene fatto e chiama “pigrizia” ogni forma di resistenza e di stanchezza) si sviluppa in età scolare per farci emergere con buoni risultati ed avere così l’approvazione degli insegnanti e dei genitori, e si radica poi nell’età adulta quando la volontà e le azioni dirette a superare i vari step e a raggiungere gli obiettivi previsti, aiutano a ottenere un ruolo ed una definizione sociale.
La sua modalità è quindi legata al “fare”, un fare che può diventare compulsivo, automatico e svuotato di significato, un “fare” in cui si perde la cognizione di sè e dei propri limiti, in cui l’importanza del corpo e dei suoi bisogni viene ignorata, e che può diventare l’unica misura del proprio valore. L’attivista è un Sè accettato ed ammirato, perseguito, sviluppato, al punto che nei paesi più “civilizzati” ci si identifica con il “fare” e con il risultato di questo “fare”.
Tuttavia è importante anche riconoscere gli aspetti positivi di questo Se’: l’Attivista interiore è un’energia che dà grande sostegno e forza … la sua spinta ci porterà sicuramente a realizzare ciò che è importante per noi.
Importante sarà allora attribuire all’Attivista il giusto spazio nella nostra vita dandogli il valore che gli spetta, ma senza permettergli di agire in automatico e trascinarci nelle sue folli corse senza fine.
La seduta di Voice Dialogue (Dialogo delle Voci) sarà un importante strumento per imparare a riconoscere il nostro Attivista interiore, per farlo “parlare” e far emergere, in seguito, anche gli aspetti di noi meno interessati all’azione e più identificati con l’energia dell’”essere”, in modo da radicare un ego consapevole, un centro che sappia vedere e gestire i due poli.
Qusto articolo della Dott.ssa Franca Errani pubblicato sul sito nel 2004: “Intervista ai Sè interiori: l”attivista”, è un ottimo esempio per comprendere come si comporta un attivista interiore, ed in che modo può emergere e “parlare”in una seduta di Voice Dialogue.
Il perfezionista interiore è la parte della personalità che si sviluppa allo scopo di farci emergere e farci notare per quello che siamo e quello che facciamo che deve essere, appunto, perfetto, oppure tendere a standard rigidamente tracciati.
Anche questo è un Se’ incoraggiato ed ammirato per i risultati che può contribuire ad ottenere, ma un Se’ che non ha priorità e senso delle proporzioni: TUTTO deve essere perfetto, perchè TUTTO è ugualmente importante per questa energia interiore che, se unita all’attivista interiore, può diventare veramente faticosa e drenante.
Pensate a tutte le persone che dicono: “Se faccio qualcosa la devo fare “perfettamente”. Di sicuro un loro Se’ primario è il perfezionista interiore che monopolizza gesti e tempo allo scopo di creare prodotti o sistemi sempre più aderenti all’ “ideale di perfezione” che è stato integrato nel corso della crescita, e che ha ricevuto il suo battesimo nella:
- famiglia, che apprezzava le cose ben fatte ed incoraggiava tale modo di essere, o che, al contrario era luogo di caos e disordine destabilizzanti, per affrancarsi dai quali, e per contrapposizione, si è formato il Se’ perfezionista.
- scuola, e per effetto delle regole relative agli aspetti formali di pulizia ed ordine, di “ben fatto“, di risultato quanto più obbediente alle richieste ufficiali.
- società, che incoraggia una “maschera personale” aderente ai canoni estetici che emergono in modo prepotente da ogni immagine pubblicitaria e dal corpo esposto di ogni modella.
Dobbiamo tuttavia considerare anche l’ aspetto positivo del nostro perfezionista interiore, ovvero la molla che ci consente di applicarci con impegno ed energia in un progetto, che ci spinge a cercare di raggiungere un nostro sogno, che ci mantiene all’altezza delle situazioni sociali a cui teniamo, che sa raccogliere i codici comunemente accettati (ma non scritti) e creare un ideale a cui tendere.
Ma se lo scopo è la perfezione è chiaro che dentro di noi ci sarà un altro Se’ che ha funzioni di controllo e che si incarica di trovare le nostre “imperfezioni”.
Il critico interiore, di cui abbiamo già parlato, ha il compito di sostenere il perfezionista interiore nei suoi più megalomani o azzardati traguardi di perfezione…e sarà pronto quindi a mostrarci gli errori, le mancanze, la nostra disprezzabile imperfezione.
L’articolo “Intervista ai Sé interiori: il perfezionista ” ci aiuterà a comprendere come questo Sè agisce, e quale può essere la vulnerabilità che protegge.
Attivista a perfezionista interiore infatti, sono ambedue Sè di potere e contribuiscono a creare la struttura psichica che ha lo scopo di “proteggerci” e farci accettare nel mondo in cui viviamo.
Marzia Mazzavillani Copyright © Vietata la riproduzione totale o parziale del testo