L’analisi scritta dei sogni è una tecnica di lavoro che può indurre un processo di attenzione a sé, consapevolezza e crescita.
Il lavoro con i sogni è fondamentale nel Voice Dialogue. Seminari e Scuola di counseling ad indirizzo VD riservano ai sogni uno spazio in cui viene incoraggiata la condivisione ed i feedback ai sogni altrui. Questo aiuta i partecipanti a familiarizzare con i contenuti onirici ed a riconoscervi i vari Sè in azione. Lo scopo del lavoro dei sogni secondo il Voice Dialogue, non è l’interpretazione del sogno, ma l’individuazione di Sé primari e Sè rinnegati in azione e in relazione fra di loro. Azioni e relazioni che sono il riflesso di reali dinamiche interiori (ed esteriori) del sognatore. Un suggerimento scaturito dalla condivisione del sogno può fare luce su ciò che il sognatore sta vivendo o può sostenerlo nel processo personale intrapreso con Voice Dialogue (o con altri metodi).
Anche in un sogno “scritto” è possibile riconoscere i vari Sé, ed anche al sogno scritto si può dare risposta: un feedback che può illuminare, far riflettere o lasciare indifferenti allo stesso modo di un intervento verbale. Un feedback scritto può avere più impatto di un commento verbale, resta fisso, può essere riletto e non è passibile di modifiche, e per questa ragione va misurato con attenzione, ogni parola pesata affinché non venga fraintesa e non rispecchi solo il processo personale di chi interpreta.
Tuttavia, va sottolineato che anche il racconto scritto del sogno è fisso e non passibile di cambiamenti, per cui, se è vero che è privo degli importanti segnali corporei ed emotivi che vengono dalle postura e dalla voce di chi racconta il sogno, è altrettanto vero che le parole (il “significante” semiologico) vanno oltre il “significato semiologico” puro e semplice. Parole e periodi rimandano ad un retaggio più ampio che può essere culturale, di genere o legato all’età di chi scrive. Un intero mondo si crea nelle relazioni fra le parole, nella scelta di queste, nelle espressioni d’uso comune.
Ma dare importanza ed analizzare con attenzione quanto è scritto, deve andare di pari passo con l’imparare a”leggere fra le righe”, cogliendo elementi fondamentali che non sono espressi. E cercando di rispondere al sogno suggerendo, piuttosto che supponendo, cercando di muovere riflessioni piuttosto che soddisfare la curiosità in gioco con presunte “verità”emergenti dall’analisi.
L’analisi scritta dei sogni è una vera e propria tecnica di lavoro che viene citata nei testi della Dott.ssa Gayle Delaney (1) e che è stata formalizzata dal dottor Milton Kramer, direttore medico del “Centro per i disturbi del sonno” del Bethesda Oak Hospital di Cincinnati negli Stati Uniti, che ne parla come di una “tecnica di traduzione del sogno”.
E’ stato interessante il confronto con i principi su cui si basa questo modo di lavorare, perchè in parte rispecchiano l’analisi scritta dei sogni che da anni pratico su internet attraverso una mia Rubrica di lavoro con i sogni. (2) Usando cautela e rispetto e cercando di avviare ed un dialogo con chi scrive, ho sempre avuto conferme positive. Questo mi ha dato fiducia e spinto ad insistere in questa strada che mi consente di lavorare esplorando un mezzo nuovo come internet e la posta elettronica.
Il testo del sogno inviato dal sognatore e le informazioni che questi può fornire su di sé, fanno emergere con chiarezza elementi fondamentali della sua vita ed aspetti del suo carattere, a volte anche l’età e i nodi problematici che sta affrontando. E quando tutto ciò risulta più difficile o nebuloso, mi concentro sull’io onirico e su ciò che appare centrale nel sogno (simboli, azioni), e porto il sognatore a riflettere sugli elementi che sembrano condizionare la situazione o il suo modo di essere. Il metodo di lavoro con i sogni del Voice Dialogue e la Psicologia dei Sé sono ciò che utilizzo e che trovo sempre funzionale anche all’analisi del testo.
Tuttavia, scoprire la documentazione dell’uso di questo metodo di analisi scritta dei sogni da parte una fonte così autorevole, è stato uno stimolo in più che mi ha confermato sulle possibilità di sviluppo di questo lavoro che ho iniziato a praticare per caso, seguito per curiosità e approfondito per passione.
Come il Dottor Kramer sono convinta che “un’attenzione meticolosa al testo del sogno manifesto, può suggerire possibili legami con conflitti e preoccupazioni attuali del sognatore”.
Sono egualmente convinta che la conoscenza del contesto e maggiori informazioni siano indispensabili per “correggere il tiro ” o per dare sostanza alle supposizioni, però l’esperienza ed i risultati ottenuti fino a questo momento, mi portano a pensare che l’attenzione rigorosa al testo fra associazioni, giochi linguistici, costruzione della frase, stile, analisi delle immagini e dei sentimenti, elaborazione delle metafore, sia preziosa per avviare un lavoro di introspezione e che segnalare importanti passaggi nel cammino interiore.
Il Dottor Kramer nella sua tecnica di lavoro chiamata” traduzione del sogno” formula tre ipotesi collegate l’una all’altra che tendono a dare un orientamento preciso al suo metodo:
- “La relazione del sogno manifesto è rigidamente determinata”: in altre parole nessuna immagine o sensazione appare per caso o per errore e tutte hanno un significato per il sognatore.
- “L’ordine degli elementi nella relazione del sogno manifesto è rigidamente determinato” e , di conseguenza, significativo.
- “L’ordine o la sequenza degli elementi nella relazione del sogno manifesto è causale”: di conseguenza ogni scena si costruisce su quella precedente e ciascuna scena sembra determinare l’azione di quella successiva ”
Inoltre Kramer considera i personaggi che appaiono nei sogni come potenziali riflessi dei problemi sessuali ed edipici del sognatore: ad esempio personaggi della stessa età del sognatore potrebbero rappresentare fratelli o sorelle e mostrare problemi di rivalità, coppie dello stesso sesso metterebbero in luce problemi latenti di omosessualità ecc..
A mio avviso, sia le ipotesi teoriche sopra esposte che questo iter di tipo psicoanalitico e molto strutturato, non vanno considerate rigidamente, sono griglie da cui partire nella prima fase del lavoro per poi distanziarsene gradatamente. Ma anche questo tipo di percorso risulta importante se contribuisce alla possibilità di riflessione e porta a formulare domande sulle reali dinamiche interpersonali del sognatore.
Il lavoro muove così da una base oggettiva per passare ad esplorare i livelli soggettivi e gli aspetti psichici presenti nel sogno. In linea di massima è consigliabile prendere in considerazione ambedue i livelli: soggettivo ed oggettivo, al fine di avere un quadro più ampio di possibilità. Le immagini del sogno saranno affrontate come metafore o come visioni poetiche da esplorare ed analizzare in modo accurato, anche se Kramer mette in guardia dall’utilizzare i simboli ed i loro significati in maniera rigida…la sua “traduzione” non è quindi finalizzata ad una “sostituzione” di significati precostituiti, ma all’avviare un processo dinamico attraverso cui recuperare il senso profondo del sogno.
L’analisi scritta dei sogni del dottor Kramer è fondata in larga parte sull’indagine “scientifica ” delle immagini e delle sequenze del sogno, nonché su emozioni e sentimenti da esso suscitati, e tende ad incrementare attenzione e sensibilità nel “traduttore ” di sogni. Può essere vista anche come esercizio che aumenta la capacità di focalizzarsi su determinati particolari del sogno per poi rimetterli nel contesto, considerare la visione globale, estrapolare nuclei significativi, trame passibili di sviluppo, domande che si colleghino al vissuto del sognatore.
Niente di diverso da quanto insegna il lavoro dei sogni secondo il VD, ed una possibilità in più di esplorare il potere creativo dei sogni e di vederlo riflesso nella realtà.
(1) G.Delaney- Il significato dei sogni- Sperling e& Kupfer Editore-1991
(2) “Interpretazione dei sogni”,viene usata solo come chiave di ricerca dicitura sul web
(3) M.Kramer e T. Roth “Dream Translation” Israel Annals oh Psychiatry 15, 1977)
Marzia Mazzavillani Copyright © Vietata la riproduzione totale o parziale del testo