Liberarci dai nostri condizionamenti e divenire noi stessi è un impulso potente dentro che agisce sul nostro cammino interiore e che ha un altro potente alleato: il Tessitore di sogni. Possente, generoso e dal linguaggio bizzarro, trasforma in immagini continuamente tutto ciò che noi viviamo. Arriva nei momenti determinanti della nostra vita quando non siamo più soddisfatti dei nostri automatismi ed una volta stabilito il contatto, diviene una guida attenta e perseverante. Spesso si collega al presente, ma può anche prospettarci il futuro o rimettere in scena per noi certi aspetti dell’infanzia.
Tutti abbiamo bisogno di sognare, passiamo una buona parte della nostra vita a sognare e se qualcuno viene privato dei sogni le conseguenze sono drammatiche. Inoltre tutti i sogni hanno un effetto sulla nostra vita che ne siamo coscienti o no, che li comprendiamo o no.
Il principio di compensazione
Per Jung i sogni servono ad equilibrare la nostra vita quotidiana seguendo il principio di compensazione: i sogni portano di notte le energie che non viviamo di giorno, energie che noi abbiamo rinnegato e che tuttavia ci sono necessarie per equilibrare la nostra quotidianità. Nei sogni di compensazione, i più numerosi, il sogno presenta la parte di noi dimenticata, messa da parte e che non ha spazio nella nostra vita. La riproduce a modo suo, in un linguaggio simbolico e poetico.
La psicologia dei se’ e dell’ego consapevole considera i sogni come messaggi inviati da una intelligenza che, collegando l’inconscio e la coscienza, pare aver come fine quello di portare l’individuo ad accettare la totalità delle sue energie interiori. Questa intelligenza lavora in cooperazione con l’ego e cerca di stimolarlo e Hal e Sidra Stone, che hanno sviluppato questo settore di psicologia, lo hanno chiamato “il Tessitore di sogni
Il Tessitore di Sogni, ascoltato ed accolto, diviene una guida che può offrire un punto di vista molto particolare, una “intelligenza” che può aprire un campo di esplorazione appassionante. Presenta un quadro molto ricco di ciò che accade nella nostra vita, mette in scena noi e le nostre energie abituali ed anche quello che ci manca. Manda messaggi molto concreti sul nostro modo di agire, si impegna per comunicare con noi ed indicarci gli squilibri nella nostra personalità e il lavoro da fare per integrare le energie che mancano. Ci avverte di alcuni pericoli, ci dà immagini impressionanti per scuotere la nostra indifferenza. Quando mpariamo a decifrare il suo linguaggio, scopriamo una guida interiore ben più affidabile e sicura di ogni maestro o guida esteriore.
Il linguaggio dei sogni è un linguaggio simbolico, ma non è poi così difficile da capire… spesso gli stessi simboli hanno per lo stesso sognatore il medesimo significato. Tuttavia solo il sognatore può scoprire il suo sogno: lui solo possiede il codice giusto. Un simbolo ha un valore universale, ma per quel che concerne i sogni, ha molta importanza il significato attribuito dal sognatore stesso. Il Tessitore dei sogni si serve del materiale presente nell’inconscio e si collega a questo materiale. Per decifrare il sogno si può solo interrogare il sognatore e portare alla luce questo materiale. Se il terapeuta avrà a sua disposizione una vasta conoscenza a livello simbolico ed umano, potrà condurre questa intervista più agevolmente. Tutto può avere un senso: immagini, parole, numeri ecc. Senza dimenticare i sentimenti, le emozioni, le reazioni suscitate nel sogno che sono altrettanto importanti.
A volte l’interpretazione di un sogno può essere letterale. Ecco il sogno di un uomo che ha iniziato un lavoro terapeutico:
Cerco di pulire l’oblò a forma di farfalla di una lavatrice. E’ pieno di schiuma che fuoriesce. Ho una spugna e cerco senza successo di togliere la schiuma che esce dai bordi dell’oblò.
Una lavatrice serve per lavare, se nel sogno è piena di schiuma che fuoriesce, si può dedurre che funzioni, dato che sta lavando, ma che forse è stato aggiunto troppo detersivo, oppure un detersivo non appropriato. Per quel sognatore, il detergente può considerarsi un eccesso di critiche su se stesso, oppure critiche non appropriate. Il Critico interiore, in effetti, è l’aspetto che cerca costantemente di ripulirci dei nostri difetti, mentre la farfalla, per il sognatore, come per molta altra gente, è legata alla trasformazione. Questo sogno, fatto all’inizio di un nuovo processo è finalmente chiarito: la pulizia in corso può essere fonte di trasformazione, ma per il momento l’IO ONIRICO ha un piccolo problema tecnico con il suo critico interiore che “straripa”.
Se si sognano valigie aperte sulla piazza pubblica o di camminare nudi in un luogo pubblico, d’avere un incidente perché si va troppo veloci o che la macchina non ha più freni, una buona domanda da porsi è:
- Cosa farei se fosse la realtà?
- Chiuderei le mie valigie a chiave,
- Le metterei in un luogo sicuro,
- Mi vestirei,
- Controllerei i miei freni,
- Rallenterei
Il sogno indica un pericolo e dà un consiglio. Le immagini sono pertinenti al modo in cui spesso conduciamo la nostra vita: pericolosamente o troppo velocemente, mettendo da parte la sicurezza o non prestando attenzione a quanto facciamo e non proteggendoci, o ancora non proteggendo ciò che ci appartiene. Attirano quindi la nostra attenzione sul nostro modo di fare e sui pericoli che possono derivarne, in modo creativo, preciso e durevole.
Abito in un’isola battuta dal mare. Anche soltanto questa prima frase di un sogno può donare grandi indicazioni. E’ bene ”sognare “ da svegli sulle frasi dei propri sogni, lasciarsi andare a ciò che esse rivelano, farsi portare dalle emozioni e dai sentimenti che suscitano.
Esistono alcuni simboli generali utili per la comprensione di un sogno: la casa, una camera, un palazzo, simbolizzano molto spesso la psiche della persona e ne danno un’immagine globale. Sono la coscienza del sognatore. Possiamo chiederci
- Le persiane sono aperte o chiuse?
- E’ una fattoria o un castello?
- Una stanza stretta o una casa senza tetto?
L’aspetto della casa può dare numerose indicazioni. La cantina può rappresentare l’inconscio, il soffitto la spiritualità, il tetto la protezione, il giardino il rapporto con l’istinto. Un’ automobile, un camion, una moto, una bicicletta, un cavallo, rappresentano il nostro modo di avanzare nella vita. Sono l’immagine sociale della persona, la personalità che ha costruito per relazionarsi con gli altri, per avere uno spazio nella società.
Possiamo chiederci….
- Chi guida l’auto?
- Io?
- Mio padre?
- Di chi è la vettura?
- Mia, di mia madre, di mio marito?
Quindi vedere nella vettura il nostro modo di agire nella vita, il nostro IO esteriore ed individuare il messaggio che può anche essere sconvolgente. Sognare un’auto vecchia, un’auto d’epoca, può collegarsi al bisogno di tornare ad un comportamento di quel tempo. Ad esempio: se il sognatore vede in un’automobile i genitori, è possibile che senta il bisogno di tornare ad periodo in cui si sentiva libero e privo di responsabilità…se ora non ha più un minuto per lui, se è oppresso dagli impegni, questo è il contenuto compensatorio del sogno. Il sogno può anche mettere in evidenza il ritorno a vecchi comportamenti che non sono più adeguati. Il contesto è però sempre essenziale. Nel sogno possiamo acquistare una nuova auto se abbiamo bisogno di vivere un’energia che non è presente abitualmente nella nostra vita (un’auto bizzarra per un uomo responsabile, un 4x 4 per qualcuno che passa tante ore in ufficio ecc ).
Se l’auto non può essere controllata, se si guida a grande velocità o si ha un incidente in un sogno, può significare che si va troppo veloci nella vita reale, si fanno troppe cose alla volta e si trascura qualcosa di essenziale, quindi è importante percepire la lucidità del Tessitore dei sogni che ci avverte di questo. Salire troppo alto e cadere può rappresentare il nostro essere troppo razionali, dare troppa importanza alla mente, allontanarsi dalla realtà e dalla materia, dai suoi istinti, sradicarsi, essere troppo spirituali….
I messaggi dei sogni sono incredibilmente centrati e presentano numerosi aspetti della nostra vita. Purtroppo abbiamo spesso bisogno di una terza persona per decifrarli, visto che siamo spesso identificati con l’io onirico e con quello che sente e vive nel sogno, per poterci aprire al loro messaggio.
C’è un punto chiave che può aiutarci… molto spesso i personaggi conosciuti o sconosciuti che agiscono nei nostri sogni rappresentano le nostre subpersonalità. Queste persone incarnano il nostro teatro interiore, le nostre differenti energie. In generale il Tessitore dei Sogni si serve regolarmente degli stessi personaggi per mettere in scena le stesse energie. E’ dunque interessante mettere a punto un dizionario personale e per ogni persona presente in un sogno cercarne la caratteristica vedendola come simbolo di questa energia dentro di noi. Questa può essere molto presente o al contrario assente nella nostra personalità.
Tre temi fondamentali si ritrovano nei sogni ed hanno a che fare con lintegrazione della vulnerabilita’, degli istinti o dell’animus/anima (maschile e femminile interiori).
- La nostra vulnerabilita’ è spesso rappresentata da uno o più bambini che a volte stanno molto male
- I nostri istinti dagli animali, da stranieri o da ladri. Gli animali, i cattivi e gli assassini possono diventare alleati allorché noi integriamo gi aspetti più istintivi della nostra personalità.
- L’animus è spesso rappresentato da un gruppo di uomini, l’anima da un’ unica donna. Queste parti possono apparire deformate: l’anima racchiusa e imprigionata nell’inconscio può diventare una terribile strega, l’animus, un demone pericoloso.
Esistono numerose tecniche per lavorare con il sogno.
Ricordare il sogno, scriverlo, memorizzarlo, tenere un diario, fa sì che ci sia un’accelerazione nel processo di crescita. Parlare con diverse persone o con gli oggetti del sogno attraverso un dialogo condotto da un terapeuta esperto è affascinante. Non è necessario rendere il sogno chiaro intellettualmente, ma è importante vibrare all’unisono con il proprio sogno, scendere nel sogno, che il messaggio sia chiaro o no, è una buona esperienza che permette l’integrazione.
Lasciarsi condurre dal proprio sogno, senza cercare di scoprirlo a tutti i costi è fonte di guarigione.
Scoprire finalmente questo partner affidabile e perspicace, questa intelligenza piena di umorismo, il Tessitore dei Sogni, e lasciarsi guidare da lui, rende il viaggio verso noi stessi molto più sicuro.
Abbiamo come esempio due sogni che sono stati fatti dalla stessa donna ad un giorno di distanza l’uno dall’altro.
Sogno 1: La rivolta dei figli
Cammino sulla riva del mare con mio marito. Ad un tratto l’acqua sale, sale di 20 o 30 metri in un attimo. Vogliamo raggiungere la spiaggia, ma è troppo lontana, tuttavia la fascia di terra sulla quale stiamo camminando non è ricoperta dal mare, semplicemente si trova ora in mezzo al mare. Quindi continuiamo a camminare in sicurezza ed arriviamo nella città dove abitiamo. Abitiamo in una grande casa creola, con una veranda circolare che la circonda. E’ una casa austera, con il tetto di lamiera.Sembra più una casa povera che una villa. A piano terra abita un giovanotto con sua madre. Il giovanotto maltratta sua madre e la picchia. Gli slip da spiaggia variopinti del ragazzo sono a terra in disordine, li raccogliamo e li diamo a sua madre. E’ una donna anziana, piena di rughe e molto minuta. Prende gli slip, li lava e li mette ad asciugare sulla ringhiera della veranda. Il ragazzo arriva ed è furioso perché sua madre ha toccato i suoi slip e noi sappiamo che la picchierà. Ha l’energia di un uomo impulsivo, violento e sadico con i deboli. Ha un largo sorriso superiore e sarcastico che non nasconde la sua violenza ne’ il suo fanatismo. Passiamo nella stanza dove egli è con sua madre: cerca di farla stendere sulla pancia, ridendo e burlandosi delle sue paure. Lei sa che lui sta per picchiarla e si difende e urla di terrore. Noi andiamo allora in un’altra stanza, là si trova un altro giovanotto che tiene un’altra vecchia in una specie di macchina, la testa è dentro qualcosa che il ragazzo fa girare come una vite. Ad ogni giro di vite, egli dice con calma:” Buonasera, buonasera” in una lingua straniera. Lei muore.
In questo sogno la donna cammina in riva al mare con suo marito. In francese ( lingua in cui questi sogni sono arrivati) il doppio senso di “mer” (mare) e “mère” (madre) è significativo. Essere in riva alla “mer/mère”, poi nel mezzo di questa, può indicare che la persona è identificata con l’energia archetipica della Madre. La casa vecchia e povera rappresenta la psiche e la madre abita al pianterreno di questa casa piuttosto fatiscente. Questa immagine suggerisce che questo archetipo, molto presente in questa personalità e nel suo modo di agire, è ormaivecchio e superato.
Dall’infanzia molte donne sviluppano questo modo di essere e di comportarsi: essere una madre per gli altri. All’opposto di questa energia della madre il sogno mostra quella del figlio cinico, perverso, arrabbiato, una subpersonalità rinnegata che quella primaria non lascia sviluppare e diviene perciò demoniaca. Anche questo tipo di energia è all’origine sana, istintiva e utile per la persona, ma per troppo tempo è stata messa da parte ed è divenuta malvagia. Il sogno avverte che questo sé ha un grande bisogno di essere integrato : la persona ha bisogno di separarsi dall’archetipo della madre e di lasciare un posto nella sua vita all’energia opposta. Questo genere di sogno e’ di buon auspicio, indica che la psiche è pronta per integrare questa energia istintiva ed uscire dall’inconsapevolezza.
Sogno 2: La paura delle figlie
Sono in una grande camera spaziosa, è giorno, sono allungata sul mio letto e non faccio rumore. Ad un tratto vedo due grosse lepri sul muro di fronte a me. Si dirigono verso la lampada. Sono nello stesso tempo lepri e serpenti, uno è verde, l’altro è giallo, con pelle di rettile a losanghe sottolineate in nero. Mi dico che non sappiamo veramente che specie di cose ci sono in questa stanza dove dormiamo. Poi mi decido ad uscire, guardo le mie scarpe, sono verdi in cuoio tipo serpente. Ma sopra c’è un vero serpente la cui coda è fusa con le scarpe. Grido:”Mamma!”. Metto le scarpe facendo attenzione che il serpente non mi morda ed esco dalla mia stanza. Mi trovo in alto nelle scale della casa della mia infanzia. La mamma è in basso. E’ una mamma potente, amabile, consolante. Le getto le mie scarpe e mi sento sollevata, lei si occuperà di tutto.
Il serpente simbolizza la potenza istintiva. Questo tipo di energia terrorizza la persona e questo è normale. Non è ancora in grado di affrontarla, è troppo nuova, troppo spaventosa e troppo vicina. Così la sognatrice chiama la subpersonalità della Madre per assicurarsi di nuovo la sicurezza. Fare appello all’archetipo della madre è un modo per le donne di affrontare le loro energie istintuali rinnegate. Ha ancora bisogno di questo ed è normale, ma nel suo cammino di crescita vedrà nei propri sogni numerosi animali venirle incontro fino a che integrerà queste energie istintive rinnegate: demoniache, naziste, criminali…
Questi due sogni mostrano un inconscio che comincia a trattare con le energie demoniache, l’altro versante della subpersonalità della madre. Questo sé amabile mantiene sempre nella cantina dell’inconscio rabbia, collera e comportamenti non civilizzati. Ora la persona comincia ad abbracciare queste energie che si manifestano dapprima nell’inconscio con la crudeltà e le torture – le energie rinnegate, poi con le lepri ed i serpenti le energie istintive primitive. Sono energie potenti e necessarie per vivere nel mondo: questo non vuol dire che ci si deve identificare con loro (e diventare crudeli e malvagi), ma che queste fanno parte della nostra eredità, rinnegarle le rende demoniache e perverse. Averle a nostra disposizione ci permette invece di stare bene con noi stessi e di avere impatto nel mondo in cui viviamo. E’ molto significativa la frase:”.. non sappiamo veramente che tipi di cose ci sono in questa stanza dove dormiamo” Certo! Non sappiamo quanti e quali sono i nostri sé, le nostre subpersonalità, ma i sogni ce ne danno un assaggio ed è per questo che sono preziosi.
* Psicoterapeuta, Presidente dell’ Associazione Francese Dialogue Interieur
traduzione Marzia Mazzavillani Copyright ©