Le vacanze sono un momento speciale per molti di noi, e questo è particolarmente vero per alcuni dei nostri sé interiori. E’ un momento meraviglioso per i sé genitori responsabili, per il sé estroverso-che-ama-i-party, per il pianificatore di eventi, per il generoso-che-ama-fare-doni, per l’amorevole, per il gentile. Tutti questi sé hanno il loro grande momento – in genere per tutto il mese di Dicembre.
Poi arriva Gennaio… per molte persone un momento di caduta, di stanchezza, dove si cerca di recuperare e fare tutto quello che non è stato fatto in Dicembre: molte volte il “dopo festa” porta con sé un’irritabilità, l’impressione di essere sopraffatti. Per altri Gennaio è un momento di rinnovamento, di revisione dei propri obiettivi e di nuovi propositi per il nuovo anno. E’ come una nuova, fresca partenza.
Abbiamo pensato, in vista del Natale, di dare un’occhiata ai sé che se ne occupano – quei meravigliosi sé che ci fanno vivere momenti deliziosi in Dicembre ma non pensano mai a Gennaio. Ci piacerebbe vedere se è possibile gioire completamente delle festività, ma senza la “caduta” del mese successivo. Come possiamo farcela?
La “caduta” di Gennaio è solo un esempio di quello che nel nostro libro Partnering e nei filmati sul b>Voice Dialogue chiamiamo lo “schiaffo” del sé opposto – cioè la reazione che ci arriva quando prendiamo una decisione ascoltando solo una parte, senza lasciarci ricevere l’input della parte opposta.
Il segreto nella vita non è quello che facciamo, ma “chi” lo fa. Ognuno di noi ha il suo insieme particolare di sé primari, i sé che guidano la vettura psichica e che prendono la maggior parte delle decisioni giornaliere. Se è uno di questi sé a prendere la decisione – qualsiasi sia – è molto probabile che ad un certo punto riceveremo lo “schiaffo” dal sé opposto (o rinnegato). Diamo un’occhiata ad alcuni dei sé interiori che abbiamo citato all’inizio di questo articolo, per vedere come funziona.
Se è il sé padre responsabile a prendere le decisioni in Dicembre, potrebbe suonare all’incirca così: “Io sono una persona responsabile e mi piace veramente avere questo ruolo. Ho molta energia e per me non è un problema gestire qualsiasi cosa. So che la farò bene – non sono altrettanto certo di come un’altra persona potrebbe farlo. Le vacanze sono importanti, troppo importanti per me, per lasciare che la pianificazione la faccia qualcun altro”. Le persone sono in genere molto felici di lasciare che questo tipo di “genitore responsabile” si prenda cura di ogni dettaglio. Se è così che ci comportiamo durante le vacanze, avremo molta energia in Dicembre ma, quando tutto sarà finito, l’energia opposta emergerà. Si tratta del sé meno responsabile, uno che può delegare e crede che gli altri siano perfettamente capaci di gestire la propria responsabilità. Lo “schiaffo” da questo sé potrebbe suonare all’incirca così: “Come diavolo hai potuto dire agli altri di non preoccuparsi di mettere a posto dopo la festa? Tu hai fatto tutta la preparazione. Come hai potuto incoraggiarli a rilassarsi e basta? Se ognuno di loro avesse fatto qualcosa – e sono tutti perfettamente in grado di farlo – adesso tutto sarebbe a posto e non dovremmo stare qui in mezzo a questa confusione! Non posso credere che li hai lasciati andare via così!”.
Quando è il sé attivista a prenderci la mano, ci sarà una grande sensazione di orgoglio rispetto a tutto quello che si riesce a fare. Successivamente lo “schiaffo” potrebbe essere: “TU hai fatto tutto questo? E’ decisamente troppo. Non ne valeva proprio la pena”.
Che può dire poi il sé che ama i party? “Tu lavori così duramente! Io non faccio che aspettare le feste per tutto l’anno! Ora è il mio momento, voglio stare con gli altri e giocare. E’ stupendo non doversi occupare del lavoro o di altro per un paio di settimane. Penso che questa è la mia ricompensa.” Lo schiaffo in questo caso potrebbe suonare così: “Eri così eccitato che non hai finito queste cose, non hai pensato a pianificare il tuo ritorno. Ora guarda che confusione c’è.” Oppure: “In tutto il tuo entusiasmo, hai dimenticato di pagare l’ICI. Hai dimenticato la scadenza e ora ci costerà una sovrattassa. Non hai fatto attenzione… cose di questo tipo non devono accadere!”.
Sentiamo ora il sé gentile, il generoso: “Per me la vacanza è il momento migliore dell’anno. Mi piace tutto questo darsi da fare, sono felice di offrire ad ognuno esattamente il regalo giusto. Mi piace trasformare questo momento dell’anno in qualcosa di speciale. Mi dà una tale gioia vedere gli altri felici!”. Lo schiaffo qui verrà dal sé più cauto o egoista, che è molto poco felice di fronte a tutte le spese da affrontare.
Cosa puoi fare per evitare lo schiaffo che segue le vacanze? Impara a guidare tu la tua vettura psichica, a consultare i tuoi sé opposti prima di prendere una decisione. Ascolta in particolare:
- L’esperto nel lasciar fare agli altri, oltre che il tuo sé genitore responsabile che fa tutto
- Il tuo pagatore di conti, oltre che il tuo sé generoso e gentile
- Il tuo pianificatore attento, oltre che il tuo sé che ama le feste
- Il tuo sé da spiaggia che preferirebbe andare alle Hawai piuttosto che tutte ‘ste feste, oltre che il tuo sé attivista capace di compiere miracoli
- Il tuo sé spirituale che vorrebbe vivere il significato della festa, oltre che il tuo sé estroverso che ama le feste e l’eccitazione.
In ultimo, ma non meno importante, chiediti “Che cosa mi farebbe felice quest’anno? Come posso prendermi cura di questo desiderio?”, oltre che ascoltare quei sé che sanno solo prendersi cura degli altri, come il gentile e il compiacente. In questo modo le tue decisioni saranno più equilibrate, proverranno da te e non da una tua parte. Eviterai in questo modo lo schiaffo e anche buona parte della tradizionale “caduta” di Gennaio.
Vi auguriamo Buone Vacanze e un Felice Anno Nuovo!
Hal & Sidra Stone