Di Franca Errani (Autore), Presidente onoraria VDI
Editore: Bookabook (2022)
È passato un anno da quando Giuseppe Mantegna ha abbandonato tutto: la ricchezza che aveva accumulato, gli agi e i vizi di cui aveva goduto e il tempo perso per inseguirli e conquistarli. È un anno che, insieme al cane Geremia, attraversa l’Italia in lungo e in largo alla ricerca di fiere e sagre di paese in cui leggere i tarocchi e guadagnarsi quel tanto che gli basta per vivere. Eppure – anche in questa apparente libertà – paure, incertezze, ricordi del passato tornano a fargli visita nella notte: sono sogni a puntate, così li chiama, e proprio in questi sogni a puntate conosce lo stravagante Joseph e la banca del DivinDinero.
《Un libro a cipolla da leggere come una piacevole e forse un po’ stravagante storia, oppure, strato dopo strato, da vivere come esperienza personale di riflessione e trasformazione. Con la sua sapienza di insegnante e facilitatrice di Voice Dialogue Franca ci invita a un gioco di specchi, di opposti che si rincorrono: sogni simboli realtà immaginazione fluire accumulo paura amore libertà. Un viaggio per ritrovarci più connessi a noi stessi, per dare un senso nuovo a ciò che chiamiamo a volte a sproposito libertà.》 Wanda Gallo, Vice Presidente VDI
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ANTEPRIMA
I – UN ARCO ARGENTEO
«Fermi tutti, questa è una rapina!»
La voce di Joseph era rauca, tesa e semisoffocata dal passamontagna di lana che si era ficcato in testa per non farsi riconoscere.
Nessuno gli fece caso.
Nella banca c’erano poche persone, e solo due casse aperte. Ma ormai aveva deciso, e tornò a gridare con più vigore, agitando la pistola: «Fermi tutti, questa è una rapina!».
La donna davanti a lui stava compilando un modulo; era giovane, vestita con un tailleur giallo chiaro, e non fece alcun segno di averlo udito. Joseph, esasperato, abbassò il passamontagna – il sudore gli colava a rivoletti – e agitò la pistola. Finalmente il cassiere, un uomo alto di mezza età, vestito con semplice eleganza, lo notò.
«Avete capito? Non è uno scherzo questo.»
La voce di Joseph adesso, non più bloccata dal passamontagna, si udiva chiaramente, e lui respirò di sollievo: almeno, ora, lo avrebbero ascoltato!
La ragazza restò con la penna alzata e si girò lievemente verso di lui, che squittì furibondo: «Non mi guardi! Si volti! Tutti giù per terra!».
Il cassiere elegante abbassò gli occhiali sul naso, per poterlo guardare al di sopra delle lenti – occhi chiari, un po’ stupiti: «Oh, signor Mantegna! Non la aspettavamo così presto. Prego, mi dica che cifra le occorre».


