Il sé Critico è la parte di noi particolarmente intelligente e distruttiva. Va in onda continuamente, crea abbattimento, insicurezza, impotenza, sensi di colpa, scoraggiamento, facendoci sentire inferiori. Si comporta come un sabotatore in ogni settore della nostra vita, ci sgrida e denigra, annulla la creatività e lo spirito d’iniziativa. Rimarca tutto quello che non va nel nostro aspetto. Ci paragona agli altri a nostro sfavore.

Per lui non siamo abbastanza capaci, bravi, sicuri, ecc. Il suo motto è “c’è qualcosa che non va in te” o, variante, “il tuo problema è…” In realtà il suo scopo è di farci migliorare, in modo che possiamo essere sempre più accettati, apprezzati e amati, ma lo fa con la sua modalità, ossia la critica.
Imparando a conoscerlo e a ridimensionare la sua forte influenza, impediremo che continui a bloccarci nell’espressione di noi stessi, della nostra creatività e nel raggiungimento dei nostri obiettivi.
Il sé Giudice è invece l’altra faccia della medaglia: rivolge le sue critiche agli altri, facendoci sentire superiori.

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